creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica Famiglia: Vitaceae Vitis vinifera L. Nome comune: vite Nome inglese: grape-vine Nome locale: vita d'uva Descrizione: pianta lianosa strisciante o rampicante, si attacca ai sostegni grazie ai cirri (viticci) prensili, dimensioni 1-3 m, con rami (tralci) assia più lunghi del tronco anche 10-30 m. Fusto legnoso con corteccia bruna e fessurata, tralci bruno-rossicci striati. Foglie alterne, caduche, lamina palmata con 3-5 lobi profondi, a margine dentato, di un bel verde sopra, più chiare e pelosette sotto. Fiori piccoli, numerosi, verdastri, riuniti in una densa infiorescenza a grappolo. Frutti (acini o chicchi d'uva) a bacca, di forma variabile, generalmente sferica, prima di colore verde poi a maturità gialli, verdicci, rossicci o neri, con polpa zuccherina in cui sono immersi 1-4 semi piriformi (vinaccioli). Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 800 o più m s.l.m. Ampiamente coltivata, ma anche inselvatichita: al margine dei coltivi e del bosco, lungo i viottoli e le strade. Periodo di fioritura: Aprile-Maggio Periodo frutti: Agosto-Ottobre note: specie probabilmente originaria dell'Asia Occidentale, coltivata e diffusa dall'uomo fin dall'antichità per la bontà dei frutti da cui, mediante fermentazione, si ottiene la bevanda alcolica detta vino. Pianta comune e ampiamente coltivata, in numerose cultivar, nei Monti Lattari, nella penisola sorrentina e isola di Capri. Cresce anche inselvatichita al margine dei coltivi e dei boschi. Localmente i coltivi a vite sono di tipo "a spalliera" dove le piante, messe in filari paralleli, sono mantenute basse e sostenute da pali di castagno, in questi coltivi per assicurare le piante ai sostegni si usano i flessibili rami del salice. Comune in passato, ma oggi pressoché sparito, era l'impianto "maritato" dove la vite era associata (maritata) ad un albero d'alto fusto, generalmente il pioppo, e portata alta dal terreno. Non mancano viti coltivate per ornamento, soprattutto per realizzare bellissimi pergolati che ombreggiano d'estate cortili e terrazzi. Nel periodo tra fine estate e inizio autunno molti abitanti dei Lattari e della penisola sorrentina sono impegnati nella raccolta e nella lavolazione dell'uva. Diverse le aziende agricole che producono, in modo professionale, pregiati vini; numerosi anche i contadini che vinificano privatamente, in maniera meno specializzata ma sicuramente altrettanto efficace, ottimi vini locali. L'uva è ampiemante consumata anche come frutta fresca. In questo caso il prodotto, generalmente importato, è venduto, nelle varietà da tavola, da numerosi fruttivendoli e ambulanti. Diffuso, soprattutto nelle festività natalizie, anche il cosumo di uva passa. I dolci chicchi appassiti (passarielli), immancabili nel cesto della frutta secca, sono consumati abinati alle noci. Tradizionali in penisola sorrentina sono i 'Follarielli o Follovielli', involti di foglie di limone ripieni di uva passa macerata nel mosto e aromatizzata con scorze di agrumi. L'uvetta passa insieme ai pinoli rientra, inoltre, tra gli ingredienti di numerose ricette rustiche tipiche di questo periodo come il pane ripieno, le braciole di cotica e le polpette. Specie simile:
Potrebbe interessarti: Testi consultati: 1) ALIOTTA G., SALERNO C. (a cura di), 2000; 2) CAPUTO G., et al., 1994; 3) FERRARO S., 1996; 4) FIORI A., 1923-1925a; 5) PASSARI M., D'APONTE L. (a cura di), 2013 6) PIGNATTI S., 1982; 7) RICCIARDI M., 1996; 8) ZANGHERI P., 1976. |
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Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |
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