creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica Famiglia: Dioscoraceae Tamus communis L. Nome comune: tamaro, vite nera, viticella, uva tamina, cerasiola Common name: black bryony Descrizione: pianta glabra, dioica, erbacea, perenne, geofita, dimensioni 1-4 metri. Fusto flessuoso, strisciante o rampicante, verde-rossiccio, striato. Foglie picciolate, picciuolo lungo 2-10 cm, lamina cuoriforme, di un bel verde lucido. Fiori dioici, verdicci, i maschili numerosi portati da lunghi racemi ascellari (5-16 cm), femminili pochi su racemi ascellari brevi (1cm). Frutto a bacca ovoide, prima di colore verde poi di un bel rosso lucente a maturità; semi sferici, rosso mattone. Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 800 o più m s.l.m. Luoghi erbosi, boschi, boscaglie, radure, siepi, lungo le vie e i sentieri. Periodo fioritura: Aprile-Maggio note: specie comune nei Monti Lattari, nella penisola sorrentina e isola di Capri. Essenza assai tossica, non raccogliere e non ingerire la pianta adulta e le bacche. I sintomi dell'avvelenamento sono: forte diarrea, nausea, vomito, bruciore alla bocca e alle mucose, vesciche sulla pelle. Nonostante l'elevata tossicità alcuni buongustai raccolgono i giovani getti del tamaro - che contengono basse concentrazione di veleno - e, dopo averli lessati, li usano allo stesso modo degli asparagi. Consulta anche: Potrebbe interessarti: Testi consultati: 1) ALIOTTA G., 2003; 2) CAPUTO G., et al., 1994; 3) FIORI A., 1923-1925a; 4) NORTH P. (a cura di), 1973; 5) PIGNATTI S., 1982; 6) RICCIARDI M., 1996; 7) ZANGHERI P., 1976. |
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Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |
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