creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica Famiglia: Euphorbiaceae Ricinus communis L. Nome comune: ricino, palma-christi Common name: castor oil plant Descrizione: pianta glabra, ramosa, annuale o perenne, da 0.5 a 8 m. Portamento assai variabile da piccola erbacea ad arbusto legnoso. Foglie grandi, su lungo picciuolo, palmate con 7-11 lobi acuminati a margine dentato, di colore verde o più o meno rosso porporino. Stipole amplessiculi, opposte alle foglie, caduche. Fiori in pannocchia, opposta alle foglie, monoici, maschili inferiori con perianzio ridotto al calice e numerosi stami ramificati, femminili apicali con perianzio caduco e 3 stili bifidi. Frutto a capsula triloculare più o meno spinosa, semi lisci, lucidi, marezzati. Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 300 metri s.l.m. Coltivata e inselvatichita, aree ruderali, margini di strade e coltivi. Periodo fioritura: Febbraio-Ottobre note: pianta originaria dell'Africa e dell'India, coltivata per usi ornamentali e, nelle zone mediterranee più calde, per la produzione di olio. Nel territorio cresce qua e là lungo la costa in penisola sorrentina e isola di Capri. I semi di questa pianta sono estremamente tossici, non raccogliere né ingerire. Molto noto è anche il cosiddetto "olio di ricino", non alimentare, che si estrae dai semi, sostanza che trova impiego nell'industria, nella cosmesi e, un tempo, anche per alimentare la fiammella delle lampade ad olio. L'olio di ricino ha, inoltre, spiccate proprietà lassative; queste diventarono tristemente note nel periodo della dittatura fascista con le cosiddette "purghe" che consistevano nel far ingerire con la violenza, agli oppositori del regime, dosi abbondandi di lassativo così da provocare seri disturbi gastrici. Testi consultati: 1) CAPUTO G., et al., 1994; 2) CELESTI-GRAPOW L., et al., (a cura di), 2010; 3) CHIUSOLI A., et al., 1979; 4) FIORI A., 1923-1925b; 5) NORTH P. (a cura di), 1973; 6) PIGNATTI S., 1982; 7) RICCIARDI M., 1996; 8) ZANGHERI P., 1976. |
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Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |
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