creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
|
|
Scheda naturalistica Famiglia: Rosaceae Prunus avium (L.) Moench Nome comune: ciliegio Common name: cherry tree Nome locale: cerase Descrizione: specie a portamento arboreo, 3-20 m d'altezza, chioma di forma piramidale. Tronco cilindrico, ramoso, con corteccia di colore bruno, liscia negli esemplari giovani, a maturità fessurata e spesso staccata in nastri che si arrotolano. Foglie caduche, a lamina ovata o lanceolata, appuntite e a margine dentato, lunghe 12 - 15 cm, picciuolo di 2-4 cm con ghiandole rosse verso l'alto. Fiori vistosi, profumati, lungamente peduncolati e raccolti in infiorescenza multiflora, compaiono in primavera quando l'albero è ancora spoglio, sepali 5 saldati a tubo di colore verde-rossastro, petali 5 di colore bianco. Frutto a drupa globosa edule (ciliegia) diametro 1-3 cm, di colore variabile da rosso chiaro a rosso scuro, sapore dolce a maturità. Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 1600 metri s.l.m., coltivata per la produzione dei saporiti frutti e talvolta subspontanea. Periodo di fioritura: Aprile-Maggio Raccolta frutti: Maggio-Giugno note: specie probabilmente originaria dell'Asia centrale coltivata da lungo tempo in numerose varietà, in Italia e nel mondo, la cui caratteristica comune è il frutto a polpa dolce a maturità (il simile P. cerasus (ciliegio acido) ha invece frutto acre a maturità). Interessante sapere, inoltre, che il genere Prunus, a cui il ciliegio appartiene, è particolarmente prezioso per l’umanità. Da esso sono derivate numerose ed importanti piante dai frutti commestibili. Olre al già citato ciliegio acido, ricordiamo: gli albicocchi (P. armeniaca), i pruni (P. domestica), i peschi (P. persica), i mandorli (P. dulcis). Il ciliegio è comunemente coltivato nei Monti Lattari, in penisola sorrentina e isola di Capri. La produzione dei frutti è abbondante e di qualità dappertutto, qui ricordiamo le assai rinomate "Ciliegie di Pimonte" prodotte nei comuni sul versante napoletano dei Lattari. Raramente l'essenza trova anche impiego ornamentale. Alcuni anziani raccontano che le ragazze erano solite, per gioco, usare le ciliegie a mo' di orecchini. Altri riferiscono di aver usato i noccioli dei frutti come munizioni per fionda e piccole biglie con cui giocare. Potrebbe interessarti: Specie simile: Testi consultati: 1) BIANCHINI F., et al., 1984; 2) PIGNATTI S., 1982; 3) RICCIARDI M., 1996; 4) TICLI B., 2007. |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() testo a cura di Ferdinando Fontanella |
©meditflora.com, riproduzione testi e immagini riservata |
|
Stampa |
![]() |
|