creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica Famiglia: Cuscutaceae Cuscuta epithymum (L.) L. Nome comune: pittimo, cuscuta, epitimo, barba di pianta Common name: dodder Descrizione: specie annuale, senza clorofilla, parassita su altre piante, dimensioni indefinite. Fusto filiforme, sottile, di colore rossastro-giallastro, forma un denso intrico che si avviluppa sulla pianta ospite stringendola in una morsa spesso mortale. Foglie ridotte a squame poco o per niente evidenti. Fiori di colore roseo più o meno intenso (da quasi rosso a bianchiccio), piccoli, lunghi 3-4 mm, numerosi, riuniti in glomeruli di 7-10 mm, corolla campanulata a 5 lobi acuti poco più brevi del tubo, calice a 5 denti acuti poco più brevi della corolla. Semi piccolissimi, contenuti in una capsula ovoide. Habitat: cresce nell'intervallo altimetrico tra 0 e 1500 m, raramente anche più in alto. Luoghi erbosi, parassita su numerose piante erbacee e legnose (Labiate, Leguminose, Composite, ecc.). Periodo di fioritura: Giugno-Settembre note: osservata nei Monti Lattari, nei pratelli al Sant'Angelo a Tre Pizzi. Questa pianta, dal portamento esuberante, a maturità non ha nè clorofilla nè radici e vive, sospesa dal suolo, come parassita sull'ospite. Solo nelle prime fasi di crescita una radichetta fornisce il sostentamento necessario alla vita, ben presto però la pianta si avviluppa all'ospite, perde la rudimentale radice, e emette numerose ventose (austori) che succhiano il nutrimento direttamente dal sistema vascolare. In altre parole la cuscuta può essere considerata la "sanguisuga" o la "zecca" delle piante. Testi consultati: 1) CAPUTO G., et al., 1994; 2) CHIUSOLI A., et al., 1979; 3) FIORI A., 1923-1925b; 4) PIGNATTI S., 1982; 5) ZANGHERI P., 1976. |
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Testo e immagini a cura di Ferdinando Fontanella |
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