creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
|
|
Scheda naturalistica Famiglia: Brassicaceae (cruciferae) Brassica oleracea L. subsp. robertiana (Gay) Rouy et Fouc. Sinonimo: Brassica sylvestris; Brassica montana; Brassica robertiana Nome comune: cavolo comune Common name: buckler mustard Nome locale: bruoccolo Antefatto: Brassica oleracea è, probabilmente, il binomio scientifico, utilizzato in botanica, più noto al pubblico perché usato per indicare una vastissima e variegata, per forma e sapore, gamma di piante orticole assai saporite e rinomate. B. oleracea per intenderci è: cime di rapa, cavolfiori, cavoli, rape, verze, ecc. ecc. In realtà il "cavolo coltivato", che genericamente indichiamo B. oleracea, deriva da un gruppo ristretto di specie interfertili, tutte appartenenti ovviamente al genere Brassica, che i contadini nei secoli hanno incrociato e sapientemente selezionato scegiendo, di volta in volta, i caratteri favorevoli. Nella descrizione che segue i caratteri morfologici sono riferiti all'entità spontanea. Per le cultivars, oltre alle notizie qui riportate, si rimanda il lettore a testi di agronomia. Descrizione: specie perenne, le entità coltivate anche annuali e bienni, dimensioni 30-80 cm di altezza. Fusti fogliosi, legnosi alla base. Foglie di un bel colore verde, le inferiori a lamina lirato-pennatosetta, margine con denti arrotondati, le cauline minori, intere e più o meno lanceolate. Fiori di colore giallo, disposti a formare un ricco racemo composto anche da 50-300 elementi. Frutto a siliqua, 2-3 mm di diametro per 4-8 cm di lunghezza, con becco terminale di 1-1,5 cm. Semi piccoli, neri, globosi, disposti su una serie. Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 1000 o più metri s.l.m. Spontanea sulle rupi calcaree; le entità coltivate, e più o meno inselvatichite, sono comuni negli ambienti erbosi e rupicoli, incolti, coltivi, al margine dei sentieri, muri a secco. Periodo fioritura: Marzo-Aprile (la specie spontanea) - Gennaio-Dicembre (le entità coltivate) note: localmente questa pianta allo stato spontaneo (subsp. robertiana) è assai rara, cresce negli ambienti sassosi e rupestri della costa tra Amalfi e Positano e alle isole Sirenuse. Tuttavia Brassica oleracea (s.l.) intesa come entità coltivata, e più o meno inselvatichita, è assai comune nei Monti Lattari, nella penisola sorrentina e a Capri. Nel territorio sono numerose le varietà orticole, riferibili a B. oleracea, seminate e variemente denominate dai locali. Di seguito un piccolo elenco, sicuramente non esaustivo:
Cultivars prodotte e vendute nell'arco dell'intero anno, utilizzate come ingredienti fondamentali in numerose ricette della tradizione locale. Alcuni anziani dei Monti Lattari riferiscono, inoltre, una curiosa tecnica per la "perfetta" semina manuale, in pieno campo, dei broccoli cime di rapa. Per distribuire la pianta su tutta la superficie di terreno zappato i contadini mischiano i piccoli semi con sabbia raccolta dai greti dei rivi; fatto questo prendono manciate del miscuglio e le lanciano, con ampi gesti del braccio, in aria e in direzione del coltivo, cosicché ricadendo a pioggia sul campo lo ricoprono uniformemente. Potrebbe interessarti: Testi consultati: 1) CAPUTO G., et al., 1994; 2) CANEVA G., CANCELLIERI L. (a cura di), 2007; 3) FIORI A., 1923-1925a; 4) GUADAGNO M., 1918b; 5) PIGNATTI S., 1982; 6) RICCIARDI M., 1996; 7) ZANGHERI P., 1976. |
|
![]()
Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |
©meditflora.com, riproduzione testi e immagini riservata |
|
Stampa |
![]() |
|