creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
|
|
Scheda naturalistica Famiglia: Colubridae Elaphe quatuorlineata Lacépède, 1789. Nome comune: cervone Nome inglese: four-lined snake Nome locale: scurzunaro Descrizione: animale innocuo per l'uomo, non è velenoso. Serpente di grosse dimensioni, femmine anche oltre i 2 m di lunghezza. Corpo robusto e slanciato con testa ellittica allungata e appiattita, occhio con pupilla rotonda. Livrea del dorso con colore di fondo bruno-giallastro e quattro bande longitudinali scure; parte ventrale giallastra. Giovani di aspetto diverso caratterizzati da un disegno dorsale con colore di fondo chiaro e evidenti macule scure. Habitat: il cervone è presente in numerosi habitat, generalmente in ambienti con substrato roccioso e copertura arborea più o meno rada, spesso vicino a fonti d'acqua, da 0 a 1000 o oltre m s.l.m. ma è più comune in basso fino a 600 m: nella macchia mediterranea, al margine dei boschi, nelle pietraie, anche nei muri a secco, negli incolti e nei coltivi. Ecologia e biologia: serpente privo di veleno, assolutamente innocuo per l'uomo. Animale diurno, terricolo e arboricolo, dai movimenti molto lenti. Entra in attività con l'approssimarsi della primavera, fine febbraio-inizio marzo, ed è attivo per tutta l'estate e l'autunno. Con l'arrivo del freddo invernale, dicembre-gennaio, cerca rifugio nella tana abbandonata di un roditore, nel vuoto di una ceppaia, tra le rocce e negli interstizi dei muretti a secco dove passa il periodo difficile in letargo. Uscito dal letargo cerca innanzitutto di riacquistare energia mediante la predazione di roditori, lucertole e nidiacei di uccelli. Riprese le forze, con l'arrivo della primavera inizia il periodo riproduttivo, dopo l'accoppiamento la femmina depone 3-18 grosse uova in buche nel terreno, nelle fenditure delle rocce, alla base dei cespugli, nei muretti a secco (specie ovipara) che schiudono dopo circa 2 mesi. Piccoli lunghi circa 35 cm, completamente autonomi e indipendenti. La specie, priva di veleno, caccia a vista e uccide le prede per costrizione. Il cervone è predato principalmente da uccelli rapaci. Note: specie comune nei Monti Lattari e in Penisola Sorrentina. Da notare che il cervone è l'unico serpente che, localmente, ha abitudini arboricole. L'animale, come tutti i serpenti, è vittima della incivile persecuzione dell'uomo. Si ringrazia per l'ultima immagine, a fianco a sinistra, la signora Debora di Positano, che ha osservato e fotografato il serpente nella frazione di Nocelle. L'osservatrice ha avuto un comportamento ammirevole: non si è spaventata e non ha lasciato che i soliti "esperti", che indicavano la bestia come vipera, la condizionassero. Oggi il giovane cervone è vivo e vegeto e "ringrazia" la gentile signora liberando la sua proprietà dai roditori. Specie simile: Testi consultati: 1) D'ANTONI S., et al. - 2003; 2) SINDACO R., et al., 2006. "Visualizza l'elenco bibliografico"
|
Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |
©meditflora.com, riproduzione testi e immagini riservata |
|
Stampa | |
|