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La macchia mediterranea

(di Annalisa Santangelo & Sandro Strumia)


Lungo le coste lubrensi si può osservare un tipo di vegetazione conosciuta come macchia mediterranea, costituita da piante che si sono adattate a vivere in condizioni ambientali particolari. Infatti la Penisola, così come tutte le coste del Mediterraneo, ha un clima caratterizzato da estati con temperature molte alte e piovosità scarsa o nulla, ed inverni in cui tale situazione si inverte completamente.

L'aridità estiva causa un forte stress per le specie vegetali e, proprio per limitare i danni che potrebbero essere provocati dal caldo eccessivo e dall'assenza di acqua, le piante si difendono con vari tipi di adattamenti. Alcuni interessano la morfologia della pianta - ispessimento della cuticola fogliare (sclerofillia), riduzione o scomparsa delle foglie (afillia), presenza di peli (pelosità) o di spine (spinescenza) - mentre altri ne coinvolgono la fisiologia stessa - formazione di organi sotterranei (bulbi, tuberi e rizomi), nei quali la pianta limita le proprie attività vitali proteggendo le giovani gemme sotto la superficie del terreno (criptofitismo). Un'ulteriore strategia difensiva è la riduzione del ciclo vitale (nascita-vita-morte) della pianta in un periodo molto breve (terofitismo).
Il mare, inoltre, fa sentire la sua presenza soprattutto nei tratti di costa sui quali arrivano i suoi spruzzi. Su queste rocce calcaree, nei piccoli anfratti dove si raccoglie un poco di humus, riescono infatti a crescere solamente quelle specie (piante alofile) che presentano particolari caratteristiche fisiologiche (come la concentrazione dei succhi cellulari) che permettono loro di sopravvivere in ambienti fortemente influenzati dalla salsedine.

Le specie che maggiormente caratterizzano la aree incolte sono le ginestre (Spartium junceum, calicotome, ecc.), le Euforbie (Euphorbia dendroides e characias), i cisti (Cistus incanus, salvifolius e monspeliensis), il lentisco (Pistacia lentiscus), il mirto (Myrtus communis), il ginepro (Juniper phoenicius), il rosmarino (Rosmarinus officinalis), l’asfodelo (Asphodelus microcarpus), la tagliamani (Ampelodesmos mauritanica), l’Erica (Erica arborea).

Fra gli alberi i pini (Pinus pinea, halepensis, pinaster), il carrubo (Ceratonia siliqua), il leccio (Quercus ilex), la roverella (Quercus pubescens). Inoltre si incontrano piante caratteristiche dei climi tropicali come l’agave (Agave americana), il fico d’india (Opuntia ficus barbarica) e la rara palma nana (Chamaerops humilis). Infine si deve segnalare la presenza di una pianta endemica dell’area di Punta della Campanella e Capri: la Litodora (Lithodora) che si fa notare in inverno per i suoi splendidi fiori blu.


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